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sabato 23 aprile 2016

Vaneggiamenti di una Scribacchina 25: "Guest-post: Disto...Cosa?"


“It is what you read when you don't have to that determines what you will be when you can't help it.” 
― Oscar Wilde



Oggi siamo giunti alla venticinquesima uscita di questa “vaneggiantissima” rubrica dedicata al mondo della scrittura e dell’editoria!

Quest’occasione è resa ancora più speciale dal fatto che oggi potrete leggere un guest-post, infatti, nell’articolo che segue questa brevissima introduzione codesta scribacchina passa il testimone ad un’altra vaneggiante collega di penna che oggi vi parla di un genere letterario molto particolare a cavallo fra fantasy e fantascienza che si sta conquistando un posto di tutto rispetto fra le tipologie di romanzi più amati dai lettori.

Volete sapere di quale scrittrice sto parlando e di cosa tratta questo guest-post?

Proseguite la lettura e lo scoprirete…  :)


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DISTO...COSA?


 Buongiorno carissimi followers di Cettina ^_^

Oggi sono qui a rompervi le scatoline perché la padrona di casa mi ha invitato a scrivere un articolo sulla Distopia. 

Un invito che ho accolto con gioia dato che si tratta di un genere letterario a me mooooooolto caro!

Chi sono io? Non ha importanza. Rimandiamo le presentazioni alla fine e dedichiamo il post a questa parola che sembra incutere terrore nell'animo di coloro che la sentono nominare per la prima volta.

 Sì perché, dovete sapere, che ogni volta che mi viene chiesto che genere di romanzi scrivo(primo indizio, sono una scrittrice) e io rispondo "Distopici", i lineamenti dei miei interlocutori iniziano a deformarsi in preda a un caos di emozioni contrastanti e di pensieri tipo "Oddio che ha detto?", "Adesso annuisco e fingo di sapere di cosa si tratta", "E se poi mi fa qualche domanda?
Figura di cacca garantita! Meglio dire la verità e chiedere che cavolo vuol dire.

Quindi che dite? Facciamo un po' di chiarezza?

Se prendiamo la definizione tecnica che ci fornisce il nostro amico o amica Wiki (Wikipedia), con il termine DISTOPIA s'intende la descrizione di una società immaginaria altamente indesiderabile e spaventosa. Visti i tempi che corrono mi verrebbe da dire la vita reale...

Ora potrei elencarvi una serie di titoli, parlarvi del primo romanzo Distopico pioniere del genere, ma questo non vi aiuterebbe a comprendere fino in fondo le peculiarità della Distopia (soprattutto se non li avete ancora letti), quindi cercherò di attirare la vostra attenzione su alcune Saghe più attuali e che, ne sono certa, molti di voi avranno sicuramente letto e amato (senza sapere che fossero Distopici).

Se per Distopia si intende la descrizione di una società altamente indesiderabile, allora l'ambientazione del romanzo è fondamentale. Solitamente si tratta di una sorta di salto nel futuro, in cui il mondo è completamente diverso da come lo vediamo e viviamo oggi. Diverso in cosa? Questo sta alla fantasia dell'autore stabilirlo, e alla causa scatenante che si è scelta ovviamente. Per farvi qualche esempio...

- Un virus si è diffuso trasformando gran parte della popolazione in zombie. I superstiti devono cercare di sopravvivere, trovando possibilmente una soluzione a questa piaga. (Sono moltissimi gli autori che hanno sviluppato il tema zombie: "Warm bodies" di Isaac Marion, esiste anche il film, "World War Z" di Max Brooks, anche qui vi è una trasposizione cinematografica... con un super Brad Pitt in azione!)

- Il governo ha stabilito che l'amore è la causa principale della criminalità e delle guerre, perciò considerandolo una malattia vera e propria trova il modo di eliminarlo. Una piccola operazione... e non si sente più nulla. (Saga "Delirium" di Lauren Oliver).

- La città è barricata e la popolazione è divisa in fazioni (questo dovreste riconoscerlo), ognuno conosce il suo posto e sa cosa deve fare per contribuire al sostentamento della città. Ma ci sono delle eccezioni che minacciano di stravolgere gli equilibri. (Saga "Divergent" di Veronica Roth, ovviamente riprodotta sul grande schermo).

- Dei ragazzi si risvegliano in una radura all'interno di un labirinto mortale e quasi impossibile da superare. Non aggiungo altro per evitare di rovinarvi le numerose sorprese. (Saga "Maze Runner" di James Dashner).

Ho citato di proposito dei titoli apparsi anche sul grande schermo, perché se anche non avete letto i libri, quasi certamente avrete guardato i film.

Se così non fosse... rimediate al più presto e non ve ne pentirete!

Qui non si tratta di pura fantascienza. I temi che vengono trattati sono spesso molto profondi e più attuali di quanto immaginiamo. Si tratta di storie d'amore e di speranza ambientate nel mondo che, forse, sarà quello in cui vivranno i nostri figli, o i figli dei nostri figli.

Da questi romanzi, dalle menti visionarie di questi autori che a volte possono apparire di vedute estreme, possiamo trarre spunto per fare delle riflessioni importanti sul nostro presente. Perché è ADESSO che si scrive il futuro. Sono le nostre azioni che determineranno quello che accadrà domani.

Detto questo, mi presento... il mio nome è Liliana Marchesi, e se volete scoprire quali romanzi Distopici ho scritto vi invito a visitare il mio sito web www.lilianamarchesi.it

A presto!

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Carissimi lettori sono di nuovo io, la scribacchina oste di questa speciale uscita della rubrica!


Ringrazio la gentilissima e simpaticissima Liliana per il suo intervento di oggi e vi lascio con alcune bellissime quote-cards tratte dai suoi appassionanti romanzi distopici! 

Ci rivediamo la prossima settimana con un'altra vaneggiante uscita! 
^_^






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